Oli essenziali: un mercato ricco e in crescita, sinonimo di qualità e sicurezza per i consumatori. E altrettanto ricco di “scorciatoie” per produrre a costi minori.
Le vie dell’adulterazione degli oli essenziali sono due: utilizzare materia prima scadente, e quindi meno costosa, al posto dell’originale oppure miscelare/diluire la materia prima.
La verifica della composizione chimica e della purezza passa dalle analisi di laboratorio. Quali? Dipende dal tipo di adulterazione poiché:
- non tutte le frodi sono facilmente rilevabili
- per centinaia di oli essenziali mancano standard internazionali condivisi anche se EFEO, IFRA ed ECHA hanno definito delle linee guida per la caratterizzazione ai fini di registrazione, classificazione, etichettatura e compilazione di schede dati sulla sicurezza ai sensi dei regolamenti REACH e CLP dell’UE.
Quali sono i metodi più utilizzati? Si parte da quelli fisico-chimici per una prima valutazione dei materiali (e dei fornitori) per arrivare ai più raffinati: tra questi le analisi chimiche GC e HPLC sono i metodi più avanzati. Alcune adulterazioni possono essere rilevate semplicemente mediante test in GC-MS con tecnologie come GC-IRMS e SNIF-NMR. La tecnologia di punta comprende molte tecniche: HPLC, FAST GC, GCxGC, IRMS, MS, 1H 13C NMR.
La valutazione dei rapporti tra enantiomeri naturali si è dimostrata valida per differenziare i composti naturali da quelli di origine sintetica.
Si possono utilizzare inoltre dei marker: molti oli contengono infatti un composto caratteristico che può essere impiegato per il loro riconoscimento. In genere negli oli adulterati i marker sono presenti a concentrazioni inferiori al normale. Eccone alcuni:
OLIO ESSENZIALE MARKER
Anice (Illicium verum) Cis-anethole/Anisyl alcohol
Artemisia vulgaris Vulgarone
Geranio (tipo nord africano) (-)-(4R)-6,9-Guiadiene / 10-epi-gamma-eudesmol
Lavanda (Lavandula augustifolia) (-)-lavandulol / (-)-lavandulyl acetate
Limone, mandarino Delta-3-carene
Patchouli (Indonesia) Patchulol
Legno di rosa (Aniba Spp.) Eremophilene
Rosa (R. Centifolia) (Z)-9-nonadecene
Menta piperita Menthafuran
Comments are closed.